Lo stress psicologico può esacerbare l’infiammazione intestinale attraverso livelli cronicamente elevati di glucocorticoidi (Cortisolo) che inducono l’infiammazione delle cellule della Glia.
Le cellule della glia, dette anche cellule gliali o neuroglia, sono cellule che, assieme ai neuroni, costituiscono il sistema nervoso. Hanno funzione nutritiva e di sostegno per i neuroni, assicurano l’isolamento dei tessuti nervosi e la protezione da corpi estranei in caso di lesioni.
Se le cellule della Glia sono infiammate, non aiutano i neuroni a crescere provocando quindi l’immaturità dei neuroni intestinali. Questo porta a compromissioni dell’apparato digerente e a un aumento dell’infiammazione mediata dai monociti, un tipo di cellula immunitaria.
Intestino e Schiena
Come abbiamo già visto in altri articoli, la schiena e l’intestino possono essere collegati in modo diretto. In particolare avevamo analizzato come un microbiota sano possa mantenere sano il Disco Vertebrale mentre un microbiota non sano può dare alterazioni importanti al disco creando discomalacia.
Ci sono poi altri collegamenti tra intestino e schiena:
- la radice del mesentere, zona di aggancio dell’intestino, è a livello della Fascia anteriore delle vertebre dorso-lombari
- Il microbiota non in equilibrio può portare la formazione di grandi quantità di gas che irritano l’intestino disturbando la muscolatura lombare
- Il gonfiore che deriva in parte dai gas altera la funzione della parete addominale e quindi la muscolatura anteriore della colonna
- La funzione diaframmatica viene alterata da una massa viscerale troppo gonfia e può contribuire al gonfiore spingendo verso il basso la massa viscerale aumentando il gonfiore. La trazione del diaframma mette in tensione la colonna dorso-lombare
Qual è la scienza?
Ricerche precedenti hanno dimostrato che i sintomi dell’infiammazione in malattie come la malattia infiammatoria intestinale (IBD- Inflammatory Bowel Disease) sono peggiorati da eventi di vita stressanti. Sebbene gli studi abbiano dimostrato un legame tra lo stress psicologico e la gravità delle IBD, la spiegazione di come questo effetto sia mediato non è ancora del tutto chiara.
Grazie al sistema nervoso enterico, l’intestino può funzionare indipendentemente dal cervello; pertanto, nuovi studi stanno esaminando la relazione tra i segnali di stress provenienti dal cervello e le risposte infiammatorie nell’intestino.
Qualche settimana fa (giugno 2023), su Cell, Schneider e colleghi hanno analizzato il ruolo del sistema nervoso enterico nel mediare l’effetto dello stress cronico sull’infiammazione intestinale, utilizzando sia modelli murini sia informazioni sulla salute di individui con diagnosi di IBD.
Sappiamo anche da precedenti studi che queste condizioni possono influire sui disturbi Mandibolari
Lo stress e il diaframma
Sappiamo che lo stress ha tante ripercussioni sul nostro corpo e siamo consapevoli che la prima funzione ad essere alterata dallo stress è proprio la respirazione e quindi il lavoro diaframmatico.
Ne abbiamo parlato in modo più approfondito in questo articolo.
La cosa più importante da ricordare è che il diaframma risponde allo stress aumentando la sua tensione in quanto il corpo ha bisogno di maggiori quantità di Ossigeno. In questo modo aumenta la pressione sui visceri e la massa viscerali tenderà a spostarsi verso il basso e in avanti.
Come hanno fatto?
Per studiare il legame tra stress psicologico e infiammazione intestinale, gli autori hanno utilizzato un modello di topo sottoposto a stress psicologico prolungato. Gli autori hanno poi misurato il peso dei topi nel tempo, osservato il loro comportamento e condotto il sequenziamento dell’RNA per studiare eventuali cambiamenti nell’espressione genica del colon.
Espressione Genica: il nostro DNA contiene le informazioni di base del nostro corpo, ma non tutte si esprimono sempre. L’espressione genica consiste nel capire quale parte del nostro DNA viene espressa.
Per identificare le cellule specifiche responsabili dell’infiammazione dovuta allo stress, è stato eseguito il sequenziamento dell’RNA monocellulare sulle cellule immunitarie dell’intestino sia dei topi stressati sia di quelli di controllo.
Una volta stabilita una relazione positiva tra stress psicologico e infiammazione intestinale, gli autori hanno studiato il modo in cui i segnali di stress venivano trasmessi dal cervello all’intestino. I livelli di ormoni dello stress sono stati misurati nel sangue dei topi del gruppo stressato e confrontati con i livelli di ormoni dei topi del gruppo di controllo. Gli autori hanno poi studiato la relazione tra stress e infiammazione intestinale negli esseri umani utilizzando i dati della UK Biobank. I dati sono stati analizzati da pazienti di controllo senza malattia, da pazienti con una malattia infiammatoria localizzata al di fuori dell’intestino e da individui con una malattia infiammatoria intestinale.
Che cosa hanno scoperto?
Gli autori hanno scoperto che i topi sottoposti a stress psicologico prolungato presentavano un aumento dell’infiammazione intestinale, come osservato dalla perdita di peso e dai risultati della colonscopia. Il sequenziamento dell’RNA del tessuto intestinale del gruppo di topi stressati ha mostrato cambiamenti nell’espressione genica. I geni che promuovono l’immunità sono stati downregolati e i geni associati alle IBD sono stati upregolati. I risultati ottenuti da numerosi modelli murini suggeriscono che, sebbene lo stress psicologico non sia sufficiente a indurre l’infiammazione da solo, esso preconizza uno stato pro-infiammatorio dell’intestino e, se associato a un altro fattore scatenante, esacerba i sintomi della malattia. Eseguendo il sequenziamento dell’RNA di una singola cellula, gli autori hanno scoperto che i linfociti T, i monociti e le cellule linfoidi esprimevano in modo differenziato i geni nell’intestino dei topi stressati, suggerendo che queste cellule sono potenziali responsabili dell’infiammazione intestinale indotta dallo stress. Ulteriori analisi hanno dimostrato che l’accumulo di monociti infiammatori ha portato a un aumento dell’infiammazione.
Gli autori hanno quindi studiato i fattori che mediano questo accumulo di monociti. Bloccando farmacologicamente il rilascio di corticosteroidi surrenali, gli autori hanno scoperto che i glucocorticoidi mediavano gli effetti negativi dello stress sull’intestino. Nel corso del tempo, lo stress porta a un accumulo cronico di glucocorticoidi che scatena l’infiammazione delle cellule della glia enterica, le quali promuovono l’accumulo di monociti che aumentano l’infiammazione intestinale. Quando gli autori hanno esaminato i dati sulla salute degli esseri umani, hanno scoperto che i pazienti con fattori di stress cronici avevano un rischio maggiore di sviluppare l’IBD rispetto ai partecipanti con meno fattori di stress. Nei pazienti con IBD, uno stile di vita stressato ha portato a risultati di salute inferiori e a un aumento dei sintomi.
Bloccare lo stress senza farmaci – Respirazione, HRV e Ritmi Circadiani
Quello che i ricercatori hanno fatto con i farmaci, è possibile farlo anche senza. In particolare il problema è quando il corpo ha costanti livelli di Cortisolo e corticosteroidi alti.
Il problema quindi è quando queste molecole sono prodotte in continuazione dal nostro corpo e non seguono i RITMI CIRCADIANI. Per approfondire l’argomento dei ritmi circadiani clicca qui.
Il Cortisolo in particolare dovrebbe raggiungere il suo picco al mattino e mantenerlo al massimo fino al primo pomeriggio. Dovrebbe poi iniziare a decrescere fino a non averne; al suo posto il nostro corpo dovrebbe produrre la melatonina che favorisce poi il sonno e la riparazione del corpo.
Se siamo sempre sotto STRESS produciamo cortisolo in continuazione e questo continua a mantenere alti i livelli infiammatori portando vari problemi tra cui problemi intestinali importanti.
Come possiamo migliorare la situazione? Semplicissimo:
- attenzione alle luci troppo brillanti la sera. Fanno produrre Cortisolo
- Alla sera bisognerebbe staccare i dispositivi elettronici e accedere un buon libro
- Imparare a modulare lo stress grazie all’uso di pratiche respiratorie di rilassamento e visualizzazione durante la giornata
- Migliorare la dieta cercando prodotti il più naturali e meno raffinati possibile.