A volte mi viene chiesto dai pazienti come fa l’infiammazione sistemica a essere responsabile del loro dolore cronico.
Alcuni dei meccanismi per cui questo avviene sono ben noti e iniziano a darci delle idee concrete sul funzionamento del nostro corpo.
Un articolo molto interessante spiega alcuni di questi meccanismi: in particolare spiega come lo stato infiammatorio possa rendere maggiormente sensibili le fibre nervose nocicettive.
L’infiammazione Sistemica
Abbiamo già approfondito il tema dell’infiammazione sistemica in altri articoli che puoi consultare qui.
Qui di seguito farò un breve riassunto per renderti più facile seguire il resto dell’articolo:
L’infiammazione è una risposta FISIOLOGICA complessa del nostro corpo a lesioni, infezioni o malattie.
Di norma si traduce in 5 fenomeni ben distinti:
- Rubor: rossore. Dovuto all’aumento della circolazione locale a seguito del danno tessutale.
- Calor: Calore. la zona si riscalda a causa dell’ aumento circolatorio e delle reazioni che avvengono
- Tumor: gonfiore. La circolazione aumentata e i “lavori in corso” producono un eccesso di liquido chiamato essudato.
- Algor: dolore. le fibre nervose della zona diventano maggiormente sensibili a vari stimoli tra cui quelli meccanici e termici. Iniziano quindi a trasmettere informazioni dolorifiche anche per stimoli che normalmente non verrebbero considerati tali. Questo è la base di quello che succede poi in tutto il corpo.
- Functio Lesa: funzionalità ridotta o limitata. Per un certo periodo non saremmo in grado di usare la parte danneggiata. Questo per evitare ulteriori danni.
Le fibre nervose
Nei nostri tessuti corporei c’è una grande abbondanza di fibre nervose. Il cervello deve essere informato di tutto. Molte di queste sono fibre specializzate, ovvero percepiscono solo alcuni stimoli.
Un esempio tipico sono le fibre nervose che portano la sensibilità termica.
Queste fibre funzionano in questo modo:
Il calore fa aprire alcuni canali ionici posti sulle membrane nervose. Questi una volta aperti permettono uno scambio di ioni tra interno ed esterno che permette di generare un potenziale elettrico che informa il cervello di quello che sta avvenendo.
Se il segnale va oltre una certa soglia allora quello che viene trasmesso è un segnale di Possibile danno termico. Il segnale viene poi interpretato dal cervello che ci permette di sentire il dolore da bruciatura e può decidere se contrastare il riflesso di evitamento oppure no.
Ma per quale motivo dovrebbe bloccare il riflesso di evitamento?
Ad esempio se stiamo portando una pentola molto calda e non abbiamo preso il guanto da forno, il riflesso ci farebbe mollare immediatamente la presa con la conseguenza di danneggiarci magari molto più seriamente, mentre il cervello ci fa resistere il tempo necessario per fare meno danni possibile.
Ora che vi ho spiegato come funziona il meccanismo, potete proseguire e comprendere meglio il discorso.
Le fibre nocicettive
Durante l’infiammazione quindi le fibre nervose vengono rese maggiormente sensibili dagli eventi fisici e chimici che avvengono in tutto il corpo (nel caso dell’infiammazione sistemica).
Questa ipersensibilità viene definita ipersensibilità meccanica ectopica.
Recenti ricerche hanno rivelato una connessione interessante tra l’infiammazione, la sensibilità meccanica anomala e la funzione del sistema nervoso autonomo (SNA), che regola le funzioni automatiche del nostro corpo.
In particolare, la misurazione della variabilità della frequenza cardiaca (HRV) può fornire informazioni utili sulla funzione del SNA e sulla risposta all’infiammazione.
L’articolo “Inflammation Induces Ectopic Mechanical Sensitivity in Axons of Nociceptors Innervating Deep Tissues“ esplora in dettaglio il legame tra infiammazione e ipersensibilità meccanica ectopica.
Durante l’infiammazione, le fibre nervose nocicettive che trasmettono i segnali di dolore sviluppano una sensibilità meccanica anomala, rispondendo a stimoli meccanici anche di lieve entità che normalmente non provocherebbero dolore. Questa scoperta fornisce una chiave importante per comprendere il dolore cronico associato all’infiammazione e sviluppare trattamenti mirati.
Ma qual è la connessione tra infiammazione, sensibilità meccanica e funzione del sistema nervoso autonomo?
Dolore e SNA
Il dolore è una risposta complessa del nostro corpo, influenzata da vari fattori, tra cui lo stress, l’attività del sistema nervoso autonomo (SNA) e l’infiammazione sistemica.
L’HRV (Heart Rate Variability) risulta essere molto affidabile come misura dell’attività del SNA e sulla sua relazione con lo stress e l’infiammazione. Comprendere questo intricato legame può fornire preziose informazioni per affrontare il dolore in modo efficace.
Lo Stress e l’HRV
Lo stress può avere un impatto significativo sull’HRV. L’esposizione cronica allo stress attiva la risposta del SNA, che si manifesta con un aumento del tono simpatico (attivazione) e una diminuzione del tono parasimpatico (rilassamento). Questo si traduce in una ridotta variabilità della frequenza cardiaca, misurata tramite l’HRV. Una bassa HRV è associata a un aumento del rischio di disturbi cardiaci, ma ha anche implicazioni per la percezione del dolore e l’infiammazione.
L’HRV, lo Stress e il Dolore
L’HRV influisce sulla modulazione del dolore attraverso il sistema nervoso centrale. Una bassa HRV è stata associata a una maggiore sensibilizzazione del sistema nervoso, rendendo il dolore percepito più intenso. Inoltre, il tono parasimpatico ridotto correlato a una bassa HRV può influenzare negativamente la capacità del corpo di autoregolarsi e di guarire, compromettendo la gestione del dolore.
Infiammazione Sistemica e Dolore
L’infiammazione sistemica, caratterizzata da livelli elevati di citochine infiammatorie nel sangue, è stata associata a una maggiore sensibilità al dolore. L’infiammazione cronica può contribuire alla cronicizzazione del dolore e alla sua persistenza nel tempo.
QUetsa condizione come abbiamo visto prima, può predisporre i nervi a una sensibilità alterata e diventano maggiormente sensibili agli stimoli meccanici.
Il Ruolo dell’HRV come Ponte tra Stress, Infiammazione e Dolore
L’HRV diventa un parametro fondamentale per il lavoro sul dolore cronico in quanto può indicarci come il Sistema Nervoso della persona risponde ai nostri interventi che dovranno essere il più possibile mirati
Conclusioni: Lo stress, l’HRV, l’infiammazione sistemica e il dolore sono strettamente interconnessi. Comprendere come queste variabili si influenzino reciprocamente può offrire nuove opportunità per affrontare il dolore in modo più completo e mirato.
Interventi volti a migliorare l’HRV, come la pratica di tecniche di gestione dello stress, la regolazione dell’attività fisica e il miglioramento delle abitudini di sonno, potrebbero avere un impatto positivo sulla percezione del dolore e sulla riduzione dell’infiammazione sistemica.