Fisioterapia nelle Fasi della Guarigione Tendinea - Luca Pella

Fisioterapia nelle Fasi della Guarigione Tendinea

La guarigione di un tendine lesionato è un processo biologico affascinante e complesso, regolato da una cascata di eventi molecolari e cellulari. Questo meccanismo è suddiviso in tre fasi principali, ognuna delle quali svolge un ruolo cruciale nella rigenerazione del tessuto. Tuttavia, anche una guarigione completa lascia il tendine biomeccanicamente più debole rispetto al suo stato originale, evidenziando l’importanza di un approccio mirato nella riabilitazione. Ci sono molte caratteristiche n comune con la gestione delle Tendiniti e puoi approfondire cliccando su questo Link


1. Infiammazione del tendine: Il Primo Passo Verso la Guarigione

La fase infiammatoria rappresenta la risposta immediata del corpo a una lesione tendinea. Questo stadio inizia con l’evento traumatico che provoca un’emorragia localizzata e la formazione di un ematoma.

Evento Traumatico e Formazione dell’Ematoma

La lesione al tendine causa l’aggregazione di piastrine nel sito dell’infortunio, portando al rilascio di molecole chemiotattiche, citochine e fattori di crescita. Questi composti sono fondamentali per richiamare altre cellule coinvolte nel processo di guarigione. Si avvia il processo infiammatorio

Ruolo delle Cellule Immunitarie

Monociti, neutrofili e macrofagi si dirigono verso l’area lesionata attraversando vasi sanguigni dilatati. Queste cellule degradano il coagulo e iniziano a rimuovere i detriti cellulari presenti nella matrice extracellulare (ECM).

Angiogenesi e Stabilizzazione della Matrice: ricostruire il tendine

I macrofagi facilitano la formazione di un nuovo network vascolare nella matrice lesionata, un processo noto come angiogenesi. La ECM viene stabilizzata da un aumento di collagene di tipo III, sebbene questo non sia ancora allineato in modo parallelo.

Durata della Fase

Questa fase dura generalmente dai 3 ai 7 giorni successivi alla lesione. Entro i primi cinque giorni, il callo tendineo raggiunge la sua massima dimensione, rappresentando una struttura temporanea necessaria per la rigenerazione del tessuto (PubMed 1383229, PubMed 21822105).

fisioterapia per il tendine. Tendine di Achille, infiammazione del tendine

2. Fase Proliferativa del tendine : La Costruzione del Tessuto

La fase proliferativa si concentra sulla produzione di nuovo tessuto tendineo. Questo stadio inizia con l’aumento dei fibroblasti intrinseci nella ECM, cellule fondamentali per la rigenerazione del collagene.

Produzione di Collagene e Stabilizzazione dell’ECM

I fibroblasti derivano dall’endotenon e dall’epitenon, due strati del tendine, e producono grandi quantità di collagene di tipo III. Questo collagene contribuisce alla stabilizzazione dell’ECM immatura, mantenendo il tessuto rigenerato coeso, sebbene ancora strutturalmente debole.

Durata della Fase

La fase proliferativa dura circa sei settimane, durante le quali la matrice extracellulare continua a rafforzarsi, ma resta vulnerabile agli stress biomeccanici eccessivi (PubMed 24057354).


3. Fase di Rimodellamento del tendine: Rafforzamento e Maturazione

La fase di rimodellamento è l’ultima e più lunga fase della guarigione tendinea. In questa fase, il tessuto appena formato subisce un processo di maturazione e organizzazione.

Organizzazione del Collagene

Il collagene di tipo III viene gradualmente sostituito dal collagene di tipo I, più robusto e orientato in modo longitudinale e parallelo. Questo allineamento è essenziale per garantire la resistenza biomeccanica del tendine.

Maturazione del tendine

La matrice extracellulare continua a evolversi per un periodo che può durare fino a un anno. Durante questo tempo, aumenta il numero di legami longitudinali e trasversali nel collagene, migliorando ulteriormente la forza biomeccanica del tendine.

Riduzione del Callo Tendineo

Con il progredire della maturazione, il volume del callo tendineo diminuisce, mentre la resistenza del tendine migliora costantemente (PubMed 21368094).

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Il Tendine Guarito: Una Forza Imperfetta

Nonostante il completamento del processo di guarigione, il tendine rimane biomeccanicamente più debole rispetto alla sua condizione originaria. Questa debolezza è attribuita a:

  • Minor Cross-Linking: I legami trasversali tra le fibrille di collagene sono ridotti.
  • Diametro del Collagene: Le fibrille hanno un diametro inferiore rispetto al tessuto sano.
  • Maggiore Rischio di Recidive: La vulnerabilità del tendine aumenta, rendendo necessarie precauzioni per prevenire nuove lesioni (PubMed 10810761).

Evidenze Scientifiche

Uno studio su modello murino condotto da Dyment et al. ha dimostrato che, dopo otto settimane, un tendine guarito recupera solo il 63% della sua forza originale (PubMed 21698662). Questo dato sottolinea l’importanza di una riabilitazione specifica e graduale per ottimizzare il recupero.

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Strategie per Migliorare la Guarigione Tendinea

Per migliorare la qualità della guarigione e ridurre il rischio di recidive, è fondamentale seguire un approccio terapeutico mirato. Ecco alcune strategie chiave:

  1. Gestione dell’Infiammazione
  • Tecniche manuali e bendaggi per ridurre il gonfiore e promuovere il drenaggio linfatico.
  • Il ghiaccio serve? dagli ultimi studi sembra servire a poco. Puoi approfondire questo argomento cliccando su questo link
  1. Esercizi Mirati
  • Protocollo di carico progressivo per stimolare la produzione di collagene e favorire l’allineamento delle fibre.
  • Esercizi concentrici per migliorare la forza del tendine.
  1. Terapie Avanzate
  • Modifica degli esercizi cambiando i tempi e la quantità per rinforzare ulteriormente il tendine
  • Inserire esercizi eccentrici per migliorare le fasi di rilascio della forza e l’elasticità
  1. Monitoraggio Continuo
  • Valutazioni regolari per misurare la forza tendinea e identificare eventuali segni di sovraccarico.

Conclusioni: la TECAR non è sufficiente

La guarigione tendinea è un processo biologico lungo e complesso che richiede il supporto di cure specifiche e un approccio personalizzato. Ogni fase è cruciale e richiede interventi mirati per ottimizzare il recupero e minimizzare il rischio di recidive. Se hai subito una lesione tendinea, affidati a professionisti esperti per un percorso di riabilitazione efficace e sicuro.

L’utilizzo delle Terapie Strumentali come la TECAR o il LASER può essere di aiuto per ridurre i sintomi, ma da sole non sono sufficienti e se non supportate da un buon lavoro di esercizi aumentano il rischio di recidive.

quali tecniche potrebbero essere indicate in questo caso?

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