Approfondimenti sul Dolore Cronico - Pensare troppo fa male - Luca Pella

Approfondimenti sul Dolore Cronico – Pensare troppo fa male

Recentemente sono stati pubblicati alcuni studi interessanti che aiutano a comprendere alcuni aspetti del dolore cronico e in particolare quelli legati alla:

In particolare verrà preso come riferimento uno studio che analizza l’importanza del Pensiero Ricorrente legato ad analizzare la Causa del loro Dolore. Clicca qui per leggere lo studio originale

La Comprensione della Dolore Cronico: Un’Analisi Approfondita

Il dolore cronico è un fenomeno complesso che coinvolge l’alterazione del comportamento funzionale della Rete del Default Mode e della Rete di Salienza nel cervello. Secondo uno studio recente condotto da Johansson et al, si è ipotizzato che le persone affette da dolore cronico possano sviluppare una forma di pensiero ricorrente a proposito delle Cause del loro dolore. Questo solleva importanti interrogativi sulla percezione e l’interpretazione del dolore cronico.

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Questo significa che ci possono essere diverse aree del cervello che rimangono molto più attive e in particolare viene evidenziato una alterazione del comportamento della Corteccia Prefrontale.

La corteccia Pre Frontale è una struttura del nostro cervello che ha normalmente capacità inibenti dei circuiti sottocorticali dell’allerta, ma se viene Iper Attivata, può creare dei problemi e aumentare l’attività di quelli che sono le percezioni delle minacce mettendo così il Sistema Nervoso in massima allerta.

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La corteccia prefrontale

fLa corteccia prefrontale svolge diverse funzioni cruciali nel controllo cognitivo, emotivo e comportamentale. Alcune delle principali funzioni della corteccia prefrontale includono:

  1. Pianificazione e Decision-Making: La corteccia prefrontale è coinvolta nella pianificazione delle azioni future, nell’elaborazione delle informazioni e nel processo decisionale.
  2. Controllo dell’Impulso: Regola la capacità di controllare gli impulsi e di sopprimere comportamenti inappropriati.
  3. Memoria di Lavoro: Contribuisce alla memoria di lavoro, che è essenziale per mantenere le informazioni temporaneamente attive durante compiti cognitivi complessi.
  4. Regolazione Emotiva: Partecipa alla regolazione delle emozioni e alla valutazione delle situazioni emotive.
  5. Flessibilità Cognitiva: Favorisce la flessibilità cognitiva, consentendo di adattarsi a nuove situazioni e di cambiare strategie comportamentali in base alle esigenze.
  6. Pianificazione delle Azioni Motorie: Coordina l’esecuzione di azioni motorie complesse e la sequenza di movimenti.
  7. Autoconsapevolezza: Contribuisce alla consapevolezza di sé e alla capacità di riflettere sul proprio pensiero e comportamento.

In sintesi, la corteccia prefrontale svolge un ruolo fondamentale nel controllo esecutivo, nell’elaborazione delle informazioni, nella regolazione emotiva e nel supporto alle funzioni cognitive superiori.

Quando la corteccia prefrontale aumenta la sua attività nel contesto del dolore cronico, ciò può influenzare diversi aspetti della percezione e della gestione del dolore. Alcuni effetti di un aumento dell’attività della corteccia prefrontale nel dolore cronico includono:

  1. Modulazione del Dolore: Un aumento dell’attività della corteccia prefrontale può contribuire alla modulazione del dolore, influenzando la percezione soggettiva del dolore e la risposta emotiva ad esso.
  2. Regolazione Emotiva: La corteccia prefrontale è coinvolta nella regolazione emotiva e nell’elaborazione delle risposte emotive al dolore. Un aumento dell’attività in questa regione potrebbe influenzare la gestione delle emozioni legate al dolore cronico.
  3. Controllo Cognitivo: L’aumento dell’attività della corteccia prefrontale potrebbe favorire un maggiore controllo cognitivo sulle percezioni legate al dolore, consentendo una valutazione più razionale e una gestione più efficace delle sensazioni dolorose.
  4. Processi Decisionali: La corteccia prefrontale è coinvolta nei processi decisionali e nella valutazione delle conseguenze delle azioni. Un aumento dell’attività in questa regione potrebbe influenzare le scelte comportamentali e le strategie adottate per affrontare il dolore cronico.

In generale, un aumento dell’attività della corteccia prefrontale nel contesto del dolore cronico potrebbe riflettere un maggiore coinvolgimento dei processi cognitivi e emotivi nella percezione e nella gestione del dolore.

Come intervenire?

Il ripristino della corretta funzione della corteccia prefrontale può essere un obiettivo importante nel trattamento di condizioni come il dolore cronico. Alcuni approcci che possono essere utilizzati per favorire il ripristino della funzione della corteccia prefrontale includono:

  1. Analizzare il Sistema Nervoso Autonomo per poter osservare il suo stato e comprendere come sia meglio modificarlo. La misura del Sistema Nervoso Autonomo può essere eseguita con un semplice test della Variabilità Cardiaca (HRV). Per saperne di più compila il questionario e scarica l’ e-book
  2. Mindfulness e Meditazione: La pratica della mindfulness e della meditazione può favorire il rafforzamento della corteccia prefrontale e migliorare la capacità di regolare le emozioni, ridurre lo stress e aumentare la consapevolezza del corpo e della mente.
  3. Esercizio Fisico: L’attività fisica regolare è associata a benefici per la salute cerebrale, inclusa la funzione della corteccia prefrontale. L’esercizio fisico può favorire la plasticità cerebrale e migliorare la regolazione emotiva e cognitiva. Qui trovate uno studio recente che conferma l’importanza dell’esercizio ad alta intensità per la regolazione del Sistema Nervoso Autonomo
  4. Interventi Dietetici e Nutrizionali: Una dieta equilibrata e ricca di sostanze nutrienti può sostenere la salute cerebrale e la funzione della corteccia prefrontale. Alcuni nutrienti, come gli acidi grassi omega-3 e le vitamine del gruppo B, sono particolarmente importanti per la salute cerebrale.
  5. Gestione dello Stress: Ridurre lo stress e imparare tecniche di gestione dello stress, come la respirazione profonda, la visualizzazione e il rilassamento muscolare progressivo, può favorire il ripristino della funzione della corteccia prefrontale e migliorare la gestione del dolore cronico.

In generale, un approccio integrato che includa diverse strategie, come terapie comportamentali, pratiche di mindfulness, attività fisica e una dieta equilibrata, può essere efficace nel favorire il ripristino della corretta funzione della corteccia prefrontale nel contesto del dolore cronico. Consultare un professionista sanitario qualificato può aiutare a individuare le strategie più appropriate per le esigenze individuali.

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