Spesso capita che a una persona che soffre di un senso continuo di Vertigine o più di frequente riferisce di sentirsi come se fosse in Barca, venga detto che il problema deriva dal tratto Cervicale e quindi dal collo. Questo è vero solo in parte ed è una semplificazione a volte un po’ eccessiva.
In questo articolo cercherò di spiegarti più nel dettaglio cosa succede in questi casi
Una sola Causa??
Ti piacerebbe… e Mi piacerebbe… Purtroppo quando si parla di sbandamenti e senso di vertigine o testa vuota le cause possono essere diverse e non per forza possono presentarsi da sole, anzi è più frequente che si presentino tutte insieme.
Di cosa stiamo parlando
Intanto occorre fare una differenza per comprendere di cosa stiamo parlando in quanto parlando di Vertigini possono venire in mente molte cose e rischiamo di non capirci fino in fondo.
Bisogna prima di tutto distinguere i termini:
- Vertigine: vede la stanza girare intorno a sé
- Giramenti o Instabilità: il soggetto si sente Instabile o a volte si sente sbandare da un lato
Parliamo quindi di vertigini o giramenti di testa SOGGETTIVI (è il soggetto che si sente instabile) e non di vertigini o giramenti di testa OGGETTIVI (la persona vede gli oggetti che girano).
Quando a provocare i giramenti abbiamo una prevalenza della Cervicale abbiamo:
- sensazione di sbandamento, a volte anche forte da costringerci ad appoggiarci da qualche parte
- sensazione costante di essere “leggermente ubriachi“ ( un bel risparmio perché non è necessario bere)
- sensazione di camminare sulle nuvole
- difficoltà di concentrazione,
- Sensazione di confusione mentale
E’ raro che queste sensazioni siano dovute a una sola causa. Capita a volte con problemi dell’organo dell’equilibrio, il labirinto, in cui i Sassolini (Otoliti) si spostano e vanno a sollecitare parti con cui non dovrebbero avere a che fare. Queste situazioni sono ben riconoscibili e hanno specifiche Manovre per poter essere risolte.
In questi casi invece viene spesso imputata la cervicale ma si tratta di una semplificazione che spesso può renderci la vita più difficile in quanto non ci permette di capire le reali cause del problema.
Da cosa è portata la sensazione di “Essere in Barca”?
Come tutte le nostre sensazioni il principale responsabile, ovvero quello che ci permette di percepirle e di esserne coscienti, è il Cervello che in questo caso non riesce a comunicare in modo adeguato con i principali messaggeri dell’equilibrio, ovvero:
- Orecchio Interno
- Occhi
- Vertebre e muscoli cervicali
- Articolazione della Mandibola (in modo Indiretto)
- Piedi e caviglie
Questi sono i principali recettori dell’equilibrio che portano al cervello le informazioni necessarie affinché lui provveda a mantenerci in piedi e con lo sguardo orizzontale.
Se questi recettori, per vari motivi, portano al cervello segnali distorti, il risultato sarà la sensazione di vertigine creata dal cervello stesso.
Capita molto di frequente che la persona abbia un MIX di questi recettori che funzionano un po’ meno bene e sommando più segnali distorti il cervello non capisce più come è posizionato nello spazio e per fare in modo di limitare i danni (cadute) ci crea la sensazione di vertigine per tenerci più fermi o attenti.
Lo stress può incidere?
ASSOLUTAMENTE SI!!
Proprio perché è il direttore generale (il cervello) che crea la vertigine, se lo STRESS è elevato, sarà più facile che non riesca a gestire segnali non concordi tra loro.
Quindi possiamo dire che abbiamo 2 grossi insiemi di “cause”:
- Periferiche: i recettori non funzionano bene
- Centrale: Il cervello deve gestire troppi stimoli tutti insieme (Stress) e non riesce a stare dietro a tutti
Piccola precisazione: in clinica in realtà il termine “centrale” intesa come origine della vertigine, viene usato per descrivere una vertigine che parte da un danno cerebrale. In questo caso ovviamente non stiamo parlando di quello, ma il termine centrale viene usato in un altro contesto per semplificare il concetto. Ci tenevo a precisare questo aspetto per non generare confusione.
Ci sono altri sintomi insieme
Ai sintomi che abbiamo elencato sopra se ne aggiungo spesso alcuni altri:
- nausea (quasi mai vomito) molto frequente
- tachicardia e senso di agitazione (a volte capita che in realtà questo avvenga poco prima dello sbandamento, ma venga percepita dopo)
- disturbo della vista, soprattutto negli spazi aperti e luminosi (centri commerciali in primis)
La cosa che potresti avere notato è che stiamo parlando di sintomi che possono derivare dalla cervicale, ma non abbiamo menzionato il dolore al collo.
In effetti moltissime persone che soffrono di questi disturbi NON HANNO PRATICAMENTE MAI dolore al collo.
QUESTO SUCCEDE SEMPLICEMENTE PERCHE’ LA CERVICALE è SOLO UN PEZZO DEL PUZZLE E SPESSO NEMMENO QUELLO Più IMPORTANTE
Per capire meglio cosa succede analizziamo i recettori dell’equilibrio
Orecchio interno
Di norma quando il problema interessa l’orecchio interno si parla di cupololitiasi, conosciuta come “vertigine Posizionale Parossistica Benigna”. Consiste nello spostamento degli otoliti (sassolini) in zone dell’organo dell’equilibrio in cui non dovrebbero stare.
Una volta riconosciuta viene trattata con apposite manovre per riportare i sassolini al loro posto.
Attenzione: Questo problema non c’entra quasi niente con quello di cui stiamo parlando.
Dopo le manovre gli otoliti tornano a posto e di solito si ristabilisce la corretta funzione del Labirinto.
A volte però può capitare che anche se le manovre sono state effettuate correttamente, il labirinto rimane più sensibile e può contribuire al senso di sbandamento.
Vertebre e Muscoli Cervicali
Come dicevamo, la cervicale non è quasi mai l’unica responsabile del senso di sbandamento.
Questo è importante saperlo soprattutto per non dare la colpa del problema a problemi cervicali come le discopatie o eventuali ernie cervicali che non c’entrano assolutamente niente con il problemi della sensazione di essere in barca.
Discopatie e ernie potrebbero eventualmente contribuire al dolore cervicale, ma sappiamo che spesso chi soffre di sbandamenti non sente dolore al collo.
il tratto cervicale può contribuire alla sensazione di vertigine o sbandamento perché i muscoli di questa parte del corpo sono molto importanti sia per muovere la testa e il collo, sia per informare il cervello della posizione in cui si trova la testa.
Mettiamo caso che il muscolo anteriore del collo (lo Sternocleidomastoideo) diventi più rigido del normale per vari motivi (STRESS IN PRIMIS):
In questo caso il cervello riceverà in continuo un certo tipo di informazione: il muscolo anteriore più teso e il muscoli posteriori relativamente più rilassati. Quello che capirà il cervello è che la testa è inclinata in avanti, ma questa informazione NON ANDRA’ D’ACCORDO con le informazioni derivanti dagli occhi e dalle orecchie. Questo disaccordo tra i recettori è alla base del senso di giramento.
Gli Occhi
Capita spesso che avendo a che fare con Computer o cellulari praticamente tutto il giorno, i nostri muscoli oculari sviluppino delle rigidità che si mantengono poi nel tempo.
In questo caso spesso vi è una non perfetta sincronia nel movimento oculare.
Gli occhi il labirinto e il collo collaborano insieme grazie a un riflesso chiamato VOR (ovvero Riflesso Vestibolo Oculare). Se gli occhi sono leggermente sfasati rispetto a collo e labirinto, possono esserci delle interferenze che disturbano la percezione della posizione della testa.
Articolazione della Mandibola o ATM
Un tempo si pensava che un problema di occlusione (cioè la chiusura non corretta della bocca) bastasse per portare la sensazione di vertigine.
Oggi sappiamo che non è così e che non basta avere la mandibola che “chiude male”.
Però la tensione dovuta allo STRESS può aumentare di molto il tono dei muscoli masticatori e in questo modo aumentare la tensione di muscoli collegati funzionalmente come lo Sternocleidomastoideo e i muscoli sovra e sottoioidei.
Il nervo Trigemino comanda i muscoli Masticatori, ma si collega anche con i tratti alti del rachide cervicale influenzando la tensione di quella zona come conseguenza.
Piedi e caviglie
Anche piedi e caviglie non possono essere gli unici responsabili.
Capita a volte in clinica che in seguito a fratture o distorsioni si siano sviluppate delle tensioni e rigidità molto forti nelle caviglie che possono disturbare la schiena e il collo aumentando le informazioni scorrette che vengono dai recettori.
Una attenta anamnesi della storia clinica della persona e alcuni semplice test possono aiutarci a capire.
Cervello
Come dicevo, il cervello è l’organo fondamentale per la stabilità e per l’equilibrio.
È lui che riceve le informazioni da tutte le strutture elencate finora, provvedendo a “pulirle” e a metterle d’accordo.
Per poter fare questo al meglio deve essere al TOP della forma
E come abbiamo visto, per fare questo deve essere al 100% delle sue funzionalità..
Cosa succede al cervello se accumuliamo sempre ansia e tensione nervosa??
Le sue capacità scendono drasticamente e nel tempo se non facciamo niente per modificare questa situazione le cose non migliorano.
Per alcune persone la sensazione di ansia e tachicardia inizia DOPO l’inizio dei giramento di testa. in questo caso l’ansia viene scatenata dai sintomi stessi.
Un caso clinico interessante
Nel 2021 mi arriva in studio una signora di circa 70 anni con un problema di sbandamento un po’ particolare: lo sbandamento è molto forte e quando le viene deve sedersi.
Le inizia anche una forte tachicardia e si agita molto. Da quello che riferisce sembra che lo sbandamento porti alla situazione di ansia e tachicardia.
No riferisce altre cose particolari.
Ma questo sbandamento ha una particolarità: inizia sempre introno alle 18.30.
Ci ho messo un po’ a capire che cosa stava succedendo.. Subito sono rimasto un po’ perplesso e ho iniziato a chiedermi quale potesse essere il problema legato ai Ritmi Circadiani sia secondo la medicina Occidentale, sia secondo quella orientale.. Ma non riuscivo a trovare un meccanismo chiaro.
Alla fine ho provato a indagare più a fondo la sua giornata.
E ho scoperto la probabile causa:
alle 18.00 veniva trasmesso il bollettino dei morti per l’epidemia di Covid. La signora lo ascoltava tutte le sere e giusto dopo una mezz’ora iniziava ad avere sintomi da giramento di testa e poi si accorgeva della tachicardia che aumentava ulteriormente.
in realtà il Bollettino le creava una situazione stressante molto importante che culminava con lo sbandamento, il quale aggiungeva ansia che aumentava ulteriormente il battito cardiaco.
Nel suo caso è stato sufficiente eliminare la causa dello stress per eliminare completamente il problema.
Cosa si può fare negli altri casi?
In primo luogo deve essere fatta una attenta anamnesi per assicurarsi che la condizione descritta dalla persona sia trattabile con la fisioterapia.
Nella mia esperienza mi sono ormai focalizzato su 3 tipi di interventi che normalmente migliorano moltissimo la situazione:
- Manipolazione Fasciale per diminuire le tensioni della Sequenza Recettoriale e migliorare il segnale che dai recettori arriva al cervello
- Moxibustione per favorire il rilassamento psicofisico e ripristinare i meccanismi del Sistema nervoso autonomo
- Esercizi specifici per Collo e Occhi oltre che esercizi di Respirazione
Bio- Coaching
Per riuscire a essere ancora più efficaci si può fare una valutazione della funzionalità del Sistema Nervoso autonomo tramite l’analisi della Variabilità Cardiaca (HRV) e di una serie di altri parametri collegati che ci possono informare di come il sistema di questa persona riesce a gestire lo stress.
In base al risultato di questo semplice test verranno date delle soluzioni per migliorare la risposta del Sistema Nervoso Autonomo e diminuire il più possibile lo stress e la sua gestione.
A breve avrete altre informazioni su questo interessantissimo sistema.