La tensione muscolare non provoca mal di testa. Non direttamente almeno.
La tensione e il dolore sono meglio visti come fratelli: comportamenti protettivi dell’interfaccia cervello/sistema immunitario, guidati da una percezione di minaccia nel sistema trigemino.
Quindi: quando si tratta di alleviare il mal di testa, sia acuto che nel tempo, i nostri metodi devono essere focalizzati sulla ri-regolazione di questo sistema e delle sue connessioni funzionali.
Un temporale in testa
Il mal di testa è paragonabile a un temporale in testa. Questo paragone è adeguato sia per la severità del dolore, sia per la complessità delle cause che vi sono dietro.
Esattamente come i cambiamenti meteorologici, a volte è sufficiente un lieve cambiamento delle condizioni iniziali per dare origine alla tempesta di dolore che provano alcune persone.
“Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?” Questa frase fu pronunciata da Edward Lorenz e da questa frase prende origine il nome “effetto Farfalla“, esemplificazione della teoria del Caos.
Questo concetto si sposa molto bene con la teoria che sta dietro l’insorgenza dei dolori alla testa.
In questo articolo cercherò di guidarvi nella comprensione di quelli sono i maggiori meccanismi e di cosa possiamo fare per aiutare chi soffre di questo problema.
La tensione cervicale: meccanismo NON sufficiente.
Molto spesso si pensa che il problema dei muscoli cervicali sia la causa del mal di testa. Questa credenza è supportata anche dalla pratica clinica durante la quale spesso si trovano dei punti sulla muscolatura occipitale o masticatoria che riproducono il mal di testa e quando vengono “sciolti” il mal di testa scompare o migliora… per un certo periodo…
Dopo un po’ però i mal di testa torneranno e la persona continuerà a soffrire.
Questo accade in quanto nel momento in cui andiamo a stimolare i muscoli e a rilassarli, NON STIAMO indirizzando la causa del problema, ma stiamo solo trattando un effetto.
I muscoli NON SONO STUPIDI. Se si contraggono c’è un motivo. e rilassarli senza comprendere questo motivo molto spesso non ci permette di andare alla causa del problema.
Mal di testa ciclici
Molto spesso le cefalea e le emicranie hanno un comportamento ciclico che può durare più o meno giorni.
Questo comportamento ciclico può dipendere da moltissime cose. Il più tipico è quello che si accompagna al ciclo mestruale, ma non sempre le cose sono così chiare e definite.
Nella maggior parte dei casi si assiste a una successione di eventi che si ripete e che potete vedere nell’immagine:
- Fase prodromica: in questa fase, che può avvenire giorni prima della cefalea, abbiamo il verificarsi di una disfunzione autonomica (cioè del Sistema Nervoso Autonomo) che viene di solito generata da uno STRESS mantenuto nel tempo
- Fase CSD (Cortical Spreading Depression): è una fase in cui avviene un’alterazione del segnale elettrico a riposo della corteccia cerebrale. In questa fase si hanno le stranezze sensoriali tipiche di alcuni mal di testa: sensibilità alla luce, agli odori, formicolii agli arti, aure visive.
- Fase del Mal di Testa: abbiamo raggiunto la soglia, ovvero quel punto oltre al quale il segnale che qualcosa non va è eccessivo e il cervello scatena il dolore.
- Fase di dis-regolazione Vascolare: di norma in seguito al mal di testa avvengono dei fenomeni autonomia che cercano di riportare un equilibrio vascolare. Questa fase è seguita da una maggior calma del sistema
Fenomeno molto più complesso
Chi soffre di mal di testa, può capire anche cos questi pochi dati che il fenomeno è molto più complesso di una semplice contrattura muscolare.
Per questo motivo per dare un aiuto che a volte può essere definitivo e a volte può essere anche solo una diminuzione della frequenza, bisogna andare molto più in profondità all’origine del problema cercando di ridurre l’ipersensibilità al sistema Nervoso.
Per comprendere questo aspetto viene utile il paragone con la classica metafora della goccia che fa traboccare il vaso
Possiamo vedere il Mal di Testa come:
- Disturbo dell’elaborazione sensoriale. In questo modello rientrano tutti i disturbi come un dente che ha un’infezione sotto e irrita il nervo trigemino, una distorsione cervicale (colpo di frusta) che mantiene una informazione errata dei muscoli e delle vertebre cervicali e molte altre cose.
- Disritmia Autonomica: una disregolazione del Sistema Nervoso Autonomo. Questo dipende principalmente dalla non regolazione dei ritmi circadiani e della nostra risposta allo stress.
- Cascata Infiammatoria Acuta del sistema Vascolare del N. Trigemino. Questo aspetto si sposa molto bene con la teoria del Caos in quanto a volte piccoli cambiamenti possono portare una vera e propria tempesta.
Il sistema del Trigemino e le vertebre cervicali
Il nervo trigemino e i nervi delle prime vertebre cervicali sono direttamente implicati nella sensibilità delle strutture coinvolte nel mal di testa.
Fanno parte di alcune delle Gocce che possono andare a riempire il nostro vaso e scatenare il tutto.
Sono solo alcune delle gocce che possono arrivare, ma sono importanti perché fanno parte del sistema che porta la sensibilità alla Dura Madre, una delle tre membrane del cervello.
Il Nucleo del trigemino è un punto di convergenza importante in cui arrivano tutte le informazioni sensoriali dal Trigemino e dal tratto cervicale e qui iniziano le cose strane.
Si perché fin qui potevamo spiegare il tutto come un infiammazione locale… Ma da quando consideriamo questo punto di convergenza, dobbiamo pensare a come il cervello interpreta e gestisce quello che arriva da qui.
Il Nucleo Trigemino-Cervicale fa delle sinapsi (collegamenti) diretti anche con molte altre strutture importanti contenute nel Ponte e nel Midollo allungato:
- Locus Ceruleus (fa parte di un sistema di preparazione all’azione come la sostanza grigia periacqueduttale. Sono sistemi che ci attivano quando arrivano uno stimolo: Sveglia!!)
- Sostanza Grigia Periacqueduttale (sembra che abbia un ruolo nella percezione del dolore)
- Nucleo Salivatore Superiore (Responsabile dei cambiamenti Vascolari al viso e al cervello. Se in disfunzione è all’origine delle cefalee Vascolari)
- Nuclei dorsale e ventrale del vago (responsabile della nausea durante gli attacchi di Cefalea)
Dal Talamo questi input vanno alle aree Corticali Somato Sensoriali che ci permettono di capire dove sentiamo male.
Prima di arrivare alla corteccia però ci sono delle Proiezioni con:
- INSULA
- Corteccia PRE Frontale
- Corteccia Cingolata Anteriore
Queste aree hanno a che fare con “Come mi sento a proposito di queste sensazioni?” e hanno a che vedere con la parte emotiva legata al mal di testa. Per questo motivo ci fa sentire demoralizzati, di cattivo umore, debilitati ecc…
Fotofobia e Fonofobia
Ci sono persone che insieme al mal di testa sperimentano sintomi come la Fotofobia e la Fonofobia ovvero non Sopportano la luce e non sopportano i suoni.
Tipicamente sono le persone che quando hanno mal di testa devono chiudersi da soli in una stanza buia e possibilmente silenziosa.
Perché accade questo? i meccanismi esplorati fino adesso non possono spiegare fino in fondo questo fenomeno.
Questo accade a causa del TALAMO e dell’ IPOTALAMO. Queste strutture veicolano tutte le informazioni derivanti dagli organi sensoriali. Quindi le informazioni dal nervo Ottico passano per il Talamo, la stessa cosa accade per il nervo acustico.
Se consideriamo il mal di testa come un problema di Elaborazione Sensoriale allora questo ha più senso: lo stimolo in sé NON causa il mal di testa.
Quello che succede è che il Talamo e l’ipotalamo ricevono una Pletora di segnali provenienti da:
- Trigemino
- Cervicale (tessuti irritati come i muscoli e le vertebre cervicali)
- Corpo in generale
- Nervo Vago (stimoli dagli organi come Stomaco e Intestino)
- Vista
- Udito
- Olfatto
Se uno o più di questi segnali sono eccessivi (tipicamente quelli provenienti dal N.Vago e dal Trigemino a cosa dello Stress) è possibile che il Talamo vada in Eccesso di informazioni e a un certo punto scateni il Mal di Testa.
Sistema di ipervigilanza
Il Sistema Nervoso Centrale quindi riceve Stimoli dai sensi. Ma fa anche un’altra cosa: Modula il Midollo allungato e i 5 sensi.
Cosa intendo dire con questo? Ti faccio un esempio molto semplice. Nel momento in cui vuoi ascoltare una persona più o meno vicino a te, il tuo Sistema nervoso Modula il tuo orecchio in modo che percepisca meglio i segnali derivanti da quella persona ed escluda gli altri rumori dalla tua attenzione. Non modula solo l’orecchio ma tutti gli altri sensi. Pensa a quando stai cercando un parcheggio (quindi stai usando la vista), ma senti il bisogno di abbassare la musica della radio. Questo accade perché tutti i sistemi percettivi vanno a interferire con la quantità di vigilanza e attenzione.
Allo stesso modo può modulare il sistema per portare attenzione maggiore in quanto si sente in pericolo.
In questo caso ci troviamo in un momento di IPER-VIGILANZA del sistema nervoso Centrale
Perché accade questo?
Ci sono molte risposte possibile, ma una in particolare acquista un senso a livello evolutivo:
Immagina di essere nel bosco, migliaia di anni f. La tua famiglia e la tua tribù si trovano tutti davanti al fuoco dopo il tramonto a scaldarsi e a raccontare storie (una delle nostre caratteristiche come specie). Siete tutti tranquilli e felici; d’altra parte tu sei un po’ più consapevole che intorno a voi e al vostro fuoco si stende il bosco nell’oscurità più totale e che lì in mezzo potrebbero esserci dei pericoli.
Se ti giri verso l’oscurità, il tuo cervello attiva ancora di più la usa vigilanza cercando di cogliere ogni minimo segnale di un pericolo per poter salvare la tua tribù e la tua famiglia.
Probabilmetne è per questo motivo che alcuni di noi hanno una maggior suscettibilità all’iper-vigilanza e quindi possono più facilmente di altri sviluppare problemi come il mal di testa o il dolore cronico.
A livello evolutivo si sono conservati questi geni perché le popolazioni che li avevano hanno avuto più facilità a sopravvivere e hanno potuto passarli più facilmente ai loro discendenti.
Nel momento in cui non siamo più in un bosco, ma in un ambiente come quello moderno dove siamo già portati a un sistema di ipervigilanza continua a causa del nostro sistema di informazioni (martellante e sempre portato con un tono come se fossimo in guerra oltre che portato a generare titoli allarmanti per poter vincere la guerra dei click) è sempre più facile che il nostro sistema inneschi questi meccanismi.
Squadra che vince non si cambia
Se nella nostra vita abbiamo anche avuto delle occasioni in cui essere più allerta si è rivelato un vantaggio in termini di sopravvivenza, allora il nostro cervello viene dirottato verso l’ipervigilanza in modo da mantenere quei comportamenti che hanno permesso la sopravvivenza.
Sintomi Prodromici
Spesso in chi ha Mal di Testa ciclici si notano delle azioni, dei comportamento o delle situazioni che sembrano scatenare il mal di testa.
Ad esempio ci sono persone che hanno mal di testa ogni volta che mangiano cibo spazzatura.
Qualunque sia il collegamento che si è trovato, potrebbe essere in realtà il contrario, ovvero che ci sia già una disregolazione del sistema limbico e a causa di questa, mangiamo più cibo spazzatura fin quando non arriva lo “sfogo” del mal di testa.
Quando un mal di testa è ciclico, la fase di dolore è spesso il risultato di altri comportamenti che accumulano problemi.
Se ci accorgiamo di avere delle cose che stimolano il mal di testa, forse è arrivato il momento di prendersi più cura di se stessi e cambiare alcune abitudini.
Il ruolo dell’infiammazione
Quando i nervi sono irritati o infiammati producono alcune sostanze chiamate Citochine infiammatorie.
In particolare il Trigemino produce:
- CGRP una sostanza infiammatoria che agisce a livello della vaso dilatazione o vaso costrizione e ha un ruolo importante nell’aumentare la vigilanza in quanto agisce sul Talamo, ipotalamo, Locus Ceruleus e Sostanza Grigia. Ha un ruolo nel regolare la nocicezione (segnali di forze meccaniche che possono diventare nocive) e sensibilizza il trigemino.
- Sostanza P che ha un ruolo simile
Più il corpo è in infiammazione Sistemica e più facilmente queste sostanze, che nascono come sostanze utili per migliorare la vascolarizzazione e la vigilanza del cervello,. diventano nocive e aumentando la vigilanza possono dare il via al mal di testa.
Cosa possiamo fare?
la cosa più importante è iniziare a capire che se soffri di mal di testa ciclici, probabilmente c’è qualcosa da modificare nel tuo stile di vita in modo da ridurre gli aspetti di ipervigilanza del cervello.
Le cose che possono funzionare al meglio sono:
- Regolazione dei ritmi circadiani
- Passaggio a una dieta più naturale e con meno cibo spazzatura o ultraraffinato
- maggior contatto con la natura
- Migliorare la respirazione
- Controllare il tuo sistema Nervoso Autonomo attraverso un Test dell’HRV (a breve maggiori info su questo sito)
- Divertirti
Detto questo, il mal di testa è un problema molto complesso e non sempre si riesce a farlo sparire completamente. anche facendo tutto nel modo corretto possono comunque rimanere degli attacchi, ma molto spesso diventano meno frequenti e si riescono a gestire meglio.
Bibliografia
Cluster headache treatment – cervical ligament instability and the trigeminal and vagus nerves
https://www.kenhub.com/en/library/anatomy/dura-mater
PATHOPHYSIOLOGY OF MIGRAINE: A DISORDEROF SENSORY PROCESSING