Una delle problematiche cervicali più difficili da trattare è sicuramente il Colpo di Frusta.
O meglio…
E’ difficile trattare LA PERSONA che ha subito un colpo di frusta.
In questo articolo cercheremo di capire il motivo di questa difficoltà e cosa possiamo effettivamente fare per migliorare la situazione.
Come avviene il colpo di frusta?
Il modo più classico e conosciuto è il tipico incidente stradale con dinamica del trauma da dietro. In questo caso avviene più facilmente in quanto il guidatore non può prevedere l’impatto da dietro e la muscolatura cervicale è completamente impreparata alla forte accelerazione improvvisa che sbalza il corpo in avanti insieme alla vettura.
A seconda della forza dell’impatto, si possono avere danni più o meno maggiori, ma è stato dimostrato che anche a bassa velocità, possono svilupparsi accelerazioni del capo consistenti e in grado di arrecare danni. Per approfondire clicca qui.
Patofisiologia – Come avviene?
I conducenti del veicolo sono per lo più coinvolti in tamponamenti (51,9%) e meno in frontali (27,2%) o impatti laterali (16,4%); più o meno le stesse percentuali, valgono anche per i passeggeri con un 54,3% di tamponamenti, un 21,3% di frontali e un 12,2% di impatti laterali.
Dal punto di vista biomeccanico, durante un incidente stradale, si verificano tre diverse fasi:
- fase iniziale: caratterizzata da un’improvvisa accelerazione in direzione postero-anteriore del tronco e delle spalle, momento in cui il tratto cervicale rimane ancora stazionario;
- fase intermedia: determinata inizialmente da un’iperestensione del tratto caudale della colonna cervicale e successivamente da una traslazione in direzione posteriore dell’occipite rispetto alla prima vertebra Toracica (che determina la contrazione eccentrica, cioè in tenuta, della muscolatura anteriore del collo);
- In parole povere: i muscoli anteriori del collo si contraggono per cercare di frenare lo spostamento posteriore della testa
- fase finale: in cui tutto il tratto cervicale si porta in flessione e la muscolatura posteriore del collo si contrae a sua volta in maniera eccentrica.
- Nella fase finale la testa e il collo vanno in avanti in modo brusco e questa volta sono i muscoli posteriori a contrarsi per cercare di frenare questo movimento.
Cosa fare dopo il tamponamento?
A seguito di un trauma che potrebbe aver causato un colpo di frusta, anche presunto, è importante rivolgersi al pronto soccorso per escludere lesioni gravi al rachide.
Questo avviene tramite uno Screening che permette di capire quali possono essere i soggetti a Rischio di fratture cervicali. Questo test di Screening si chiama Canadian Spine rules:
- età > 65 anni,
- incapacità di muovere e sostenere il capo
- presenza di parestesie bilaterali agli arti
- esiti di trauma ad alta velocità.
Classificazione
I pazienti colpiti da colpo di frusta (per la maggior parte compresi tra i 21 e i 60 anni di età), possono essere suddivisi, secondo la classificazione di Michele Sterling, che prevede diversi livelli in base alla sintomatologia riportata.
- 0: no dolore al collo, no segni fisici muscolo-scheletrici;
- 1: dolore al collo e rigidità al rachide cervicale, no segni fisici muscolo-scheletrici;
- 2A: dolore al collo, riduzione del ROM (Range di Movimento);
- 2B: dolore al collo, riduzione del ROM, stress psicologico;
- 2C: dolore al collo, riduzione del ROM, stress psicologico, kinesiofobia e reazione da stress post traumatico;
- 3: dolore al collo, riduzione del ROM, stress psicologico, kinesiofobia e reazione da stress post traumatico e sintomi neurologici;
- 4: red flag (ovvero segni e sintomi gravi)
Il Collare
Una volta esclusi traumi gravi, il collare ortopedico è sempre consigliato ma per un breve periodo, insieme a farmaci miorilassanti e al riposo. Infatti, immobilizzare con il collare ortopedico il rachide e i muscoli della colonna vertebrale cervicale per un lungo periodo, come si era soliti fare in passato, potrebbe indurre un ritardo dei tempi di guarigione e pregiudicare la corretta riattivazione della muscolatura cervicale, della vascolarizzazione e della riparazione dei tessuti e delle fibre muscolari.
Uno dei motivi per cui il collare nel lungo termine è sconsigliato è perché alimenta quei comportamenti di EVITAMENTO e PAURA del MOVIMENTO che possono stare alla base di un dolore mantenuto dallo stesso Sistema Nervoso Centrale:
In pratica, la persona “impara” che:
- il collo non può fare movimenti sicuri
- che senza il collare si stanca molto facilmente
- non sentendosi sicuro eviterà il più possibile i movimenti anche normali
- il collo è fragile
Questi concetti, una volta “appresi” possono mantenere il dolore in quanto il Sistema Nervoso rimane in sovraccarico.
Difficile da trattare perché:
Stress Meccanici
Durante il colpo di frusta ci sono diverse componenti meccaniche che possono subire uno stress importante:
- la faccette articolari vertebrali (le articolazioni vere e proprie del collo)
- i legamenti tra le vertebre
- l’apice polmonare
- il Fegato e la Milza possono subire diversi traumi a causa della compressione data dalla cintura
- la gola e la laringe vanno incontro a varie tensioni che possono alterare la Deglutizione e la Fonazione
- Problemi alle radici nervose (non è raro riferire un dolore al braccio di tipo neurogeno in seguito a un colpo di frusta)
- concussione cerebrale (il cervello subisce le stesse dinamiche di accelerazione e decelerazione e può venirne danneggiato)
Tutte queste strutture non sono quasi mai traumatizzate tutte insieme per fortuna, ma possono aver subito in modo più o meno importante gli effetti del colpo di frusta.
Questo ci porta a capire che parte del tempo di guarigione dipende dal tempo che i vari tessuti impiegano a guarire.
Stress NON meccanici
Il colpo di frusta viene vissuto come un vero e proprio trauma anche a livello psicologico. Questo è importante da tenere in considerazione in quanto si avranno più facilmente delle influenze a livello di sistema nervoso che renderanno più difficile la guarigione se non trattate in modo adeguato:
- Il Sistema Nervoso Centrale e il Sistema Nervoso AUTONOMO vengono coinvolti nella risposta allo STRESS
- Comportamento di Vigilanza costante che porta la Kinesiofobia
- come conseguenza avremo un aumento della percezione del dolore
- Il SNA alterato porterà a un alterazione del sonno con conseguenze sul tono dell’umore
- Comportamenti di evitamento di situazioni ritenute “pericolose” con conseguente modifica della socialità
L’approccio ecologico al corpo
considerare il corpo come un ecosistema dove tutti gli elementi insieme ne assicurano la completa guarigione è a mio parere il modo migliore per poter raggiungere dei risultati concreti e duraturi.
In questo caso in particolare sarà importante considerare tutti gli aspetti del colpo di frusta e cercare di aiutare la persona modificando le sue credenze e intervenendo sui meccanismi dello stress e del Sistema Nervoso Autonomo alterati.
Solo così potremo migliorare la situazione.
Bibliografia
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