All’inizio della scuola, come ogni anno, aumenta la perplessità dei genitori riguardo alle schiene dei loro figli sottoposti al peso dello zaino scolastico.
Anche quando ero bambino ogni anno aumentava il numero di libri che dovevamo avere nello zaino, senza poi nemmeno usarli a scuola magari… Ma dovevamo portarli comunque perché magari proprio quel giorno sarebbero stati indispensabili. Poi ovviamente dovevamo riportarli a casa per fare i compiti e per studiare.
Come è cambiata la situazione oggi?
Nell’era del computer molti libri hanno anche la versione digitale (purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista) e quindi possono occupare molto meno spazio nello zaino e meno peso sulle schiene dei nostri pargoli.
Inoltre i bambini di oggi portano lo zaino il minimo indispensabile in quanto spesso viene portato dagli accompagnatori fin quasi all’entrata della classe per evitare sforzi che “potrebbero” in via ipotetica danneggiare in modo irreversibile la colonna vertebrale e, nell’immaginario collettivo, provocare anche la scoliosi.
Cosa ci dice la scienza??
Sono stati fatti diversi studi, in molti casi anche molto accurati, sulla prevalenza del mal di schiena legato al peso dello zaino e quello che si evince è che non c’è nessuna correlazione tra il peso dello zaino (superiore al 10% del peso corporeo) e la comparsa di dolori nelle fasce di età comprese tra i 9 e i 16 anni.
In alcuni studi è stata invece messa in relazione la PERCEZIONE del peso e della fatica con la comparsa di lombalgia, ma non il Peso reale dello zaino.
In pratica: Più SI PONE L’ACCENTO SU QUANTO LO ZAINO SIA PESANTE E FACCIA MALE TANTO Più IL BAMBINO LO PERCEPIRA’ COME DANNOSO E AUMENTERA’ LA SUA PERCEZIONE DEL DOLORE
IL DOLORE E’ MULTIFATTORIALE
Come sempre il dolore è multifattoriale e non corrisponde necessariamente agli aspetti fisici messi in gioco. Ovviamente questo non vuole dire che possiamo mettere di tutto nello zaino, ma semplicemente comprendere come funzionano i meccanismi del dolore in questi casi e cercare di evitare di peggiorare il quadro.
Allenamento
Inoltre un carico continuo e ben distribuito (a questo serve poter regolare la lunghezza degli spallacci) può fare da allenamento e aiutare il bambino a migliorare la forza dei muscoli anti-gravitari per fare in modo che la schiena diventi progressivamente più forte
Bibliografia
https://bmcmusculoskeletdisord.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12891-019-2398-2
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31421006/
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ejp.1471