Martina viene nel mio studio per un dolore al collo che le impedisce di allenarsi e avendo una gara di CrossFit tra pochi giorni vorrebbe risolvere il problema.
La punta dell’ Iceberg
Durante la visita preliminare vengo a sapere diversi problemi di Martina tra cui dolori frequenti a ginocchia e caviglie, alterazioni del ciclo mestruale e una Dermatite Atopica diffusa a tutto il corpo che le crea problemi fin da quando era piccola.
Soffre inoltre di ansia e questo la porta ad aumentare la tensione del collo e dei muscoli mandibolari che identifico come possibile causa del dolore al collo odierno.
Tutto collegato
Secondo le logiche meccaniche Fasciali e secondo la Medicina Orientale, molti dei disturbi di cui soffre Martina possono essere collegati tra loro.
Appurato che sia seguita dal punto di vista medico, decidiamo con lei di dedicarci al suo collo nella prima seduta e di iniziare un percorso di trattamenti indirizzato agli altri disturbi nelle sedute successive. Lei accetta questa mia proposta e iniziamo a risolvere il collo che a un esame più approfondito si conferma una conseguenza della tensione della muscolatura mandibolare (muscoli Temporale e Massetere) che tende a contrarsi di più quando la persona si trova in costante stato di ansia e stress come nel caso di Martina.
A fine seduta il collo si muove e bene e non darà più problemi nei giorni successivi permettendole di partecipare alla gara con buona soddisfazione.
Il sistema cutaneo e il resto del corpo
La nostra pelle è un organo molto importante e ha collegamenti molto importanti con il sistema Nervoso, con il sistema Endocrino e con il sistema Immunitario (per approfondire clicca Qui). Quindi nel momento in cui presenta delle anomalie, sappiamo che vari sistemi e apparati possono essere coinvolti a livello di disfunzione.
Come possiamo lavorare?
Il lavoro del fisioterapista spesso non viene collegato con problemi di tipo diverso da quelli muscolari. E in effetti spesso è così. Capita però abbastanza di frequente che i problemi muscolo scheletrici siano collegati in modo più o meno diretto a quelli di Sistemi e Apparati.
Nel caso specifico quando il Sistema Cutaneo ha dei problemi come la Dermatite Atopica, la persona di ritrova come se fosse vestito con una tuta il latex che in alcune zone “tira troppo” a causa dell’infiammazione e del diverso spessore della pelle in quel punto. Questo in un modo o nell’altro può limitare il movimento in modo da preservare la pelle la quale contiene moltissimi recettori anche di stiramento.
Inoltre è stato dimostrato da più articoli che la tensione cutanea può interferire con il movimento dell’articolazione. Per approfondire clicca qui e qui
Le zone affette da Dermatite Atopica sono zone in cui si ha un aumento della risposta infiammatoria della zona cutanea e quindi un aumento della vascolarizzazione superficiale in modo incontrollato.
Il sistema nervoso Autonomo
la vascolarizzazione cutanea viene controllata dal sistema nervoso Autonomo: i nervi cutanei si collegano ai gangli paravertebrali e regolano la quantità di sangue che arriva alla cute.
Questo meccanismo corrisponde ai cosiddetti Meridiani Luo della Medicina Orientale; rappresentano il nostro sistema di mantenimento dell’omeostasi e della temperatura.
Quindi nella Dermatite Atopica troviamo un’alterazione del comportamento del Sistema Nervoso Autonomo.
Come possiamo risolvere?
Attraverso le conoscenze della Manipolazione Fasciale e della medicina Orientale (in particolare della Moxa) si può approcciare il sistema cutaneo e i suoi squilibri lavorando sui punti e sui quadranti che sono alterati e che portano il Sistema Nervoso Autonomo ad avere risposte squilibrate.
Nel caso di Martina in pochi trattamenti abbiamo migliorato una situazione che durava da una vita. Ora la pelle risulta molto meno arrossata e molto meno reattiva.
Le immagini parlano
Nelle foto che Martina mi ha permesso di pubblicare possiamo notare le differenze dello spessore della pelle. Le zone di Ispessimento cutaneo sono migliorate notevolmente e lei stessa riferisce un miglioramento che non si aspettava. Le foto hanno il difetto di non essere state fatte con la stessa posizione e la stessa luce in quanto sono state fatte in ambito casalingo (la prima) e con improvvisazione da me (la seconda), ma permettono comunque di apprezzare la differenza di spessore cutaneo di alcune zone.
Grazie Martina per avermi permesso di raccontare la tua storia. Spero che possa aiutare altri che soffrono dello stesso problema a risolvere o migliorare la qualità della loro vita.